Dentisti Albania Odontoiatria Conservativa Le carie dentali, prevenzione e la terapia conservativa
L’odontoiatria conservativa si occupa di trattare le lesioni a carico dello smalto e della dentina dei denti con la finalità di restaurare la normale funzione ed estetica di questi ultimi.
La carie dentaria è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente – lo smalto e la dentina. La sua causa è infettiva: l’infezione inizia sulla superficie del dente e procede poi verso l’interno fino a raggiungere la polpa dentale, provocando dolore e infiammazione.
Le carie dentali, quali sono i sintomi e i rischi, prevenzione e la terapia
Le carie dentali - quali sono i fattori determinativi?
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Batteri
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Zuccheri
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Fattori genetici predisponenti
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Età
Le carie dentali - quali sono i sintomi?
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Sensibilità al dolce
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Dolore (pulpite), tipico della carie profonda
Il trattamento della carie dentale prevede l’asportazione del tessuto infetto e la sua sostituzione con materiale adatto. Casomai il coinvolgimento pulpare sia avanzato, sarà necessario asportare il tessuto danneggiato e sostituirlo (endodonzia).
Le condizioni generali che aumentano il rischio di carie sono:
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Alterazioni del flusso salivare. La saliva combatte la carie tamponando l’acidità della bocca, e ha funzione sia microbicida che immunitaria.
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Arcata dentaria disarmonica (denti storti), che facilita la formazione della placca cariogena rendendone difficile la rimozione.
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Cattive abitudini alimentari, ossia frequenti spuntini o eccessivo consumo di cibi dolci aumentano il rischio di carie.
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Gli zuccheri semplici e quelli più appiccicosi sono i più cariogeni. La frequenza elevata di assunzione di zuccheri mantiene un pH della bocca acido, e la demineralizzazione è continua.
Per prevenire questo, occorre lavare i denti preferibilmente mezz’ora dopo ogni pasto, in quanto nei primi minuti dopo l’assunzione del cibo l’alto livello di acidità della bocca predispone ad una demineralizzazione superficiale.
Quest’ultima, combinata allo spazzolamento, può col tempo causare erosioni chimiche.
La terapia d’elezione della carie sintomatiche e/o cavitate consiste nella rimozione del tessuto cariato mediante l’utilizzo di strumenti meccanici o manuali, e nell'otturazione della cavità residua con materiali diversi dall'antiestetica amalgama d’argento ai materiali più estetici come il composito, i cementi vetroionomerici, gli intarsi in oro o ceramica, a seconda delle esigenze estetiche e funzionali.
La cura e la prevenzione della carie dentale
Per la prevenzione della carie è fondamentale sottoporsi almeno due volte l’anno a sedute di igiene orale professionale: è quindi necessario recarsi presso il proprio odontoiatra, che può avvalersi della collaborazione di un igienista dentale.
Sarà poi altrettanto importante dedicarsi ad una attenta igiene orale domiciliare quotidiana, con l’ausilio di strumenti quali dentifricio, spazzolino e filo interdentale.
Ricordiamo che il fluoro ha la capacità di remineralizzare lo smalto dentale, bloccare le vie metaboliche dei batteri responsabili della carie e ridurre l’adesività batterica sulle superfici dentarie.
Sigillatura dei molari, utile pratica di prevenzione primaria della carie è la sigillatura dei solchi dei primi molari in bambini di 7-8 anni.
Dopo i controlli occlusali del caso, pone sulla resina una vernice di fluoro che intensifica il rilascio della sostanza.
È anche possibile la sigillatura di solchi e fossette dei molari definitivi, utilizzando resine molto fluide che vengono fissate sul dente mediante mordenzatura e polimerizzazione.
Negli ultimi anni sono stati quasi abbandonati gli amalgami d’argento (che richiedevano una preparazione ritentiva, quindi estesa) a favore dei compositi.
Il composito è costituito da:
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Matrice resinosa
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Riempitivo inorganico
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Agente accoppiante silano
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Attivatore
La matrice resinosa è la componente chimicamente attiva del composito. Si presenta inizialmente sotto forma di monomero fluido e viene poi convertita in polimero rigido (polimerizzazione). La matrice è la fase continua a cui vengono aggiunti gli altri componenti.
Dopo l’applicazione, i compositi fotopolimerizzabili vengono illuminati con una luce di una particolare lunghezza d’onda in modo da far unire i monomeri in polimeri. Questo processo è reso possibile da una molecola che agisce da fotoattivatore.
I compositi sono in generale materiali che devono essere tenuti lontano dalla saliva e dall’umidita, infatti in odontoiatria conservativa si utilizza comunemente la diga di gomma per ottenere l’isolamento del campo operatorio.
La diga è un sottile foglio di gomma sul quale vengono eseguiti dei fori, attraverso i quali vengono inseriti i denti da trattare. Il foglio viene stabilizzato da uno o più uncini ed, eventualmente da legature composte da filo interdentale. Al di fuori del cavo orale, la diga è sostenuta da un arco metallico o plastico che la tiene tesa.